Dopo aver condiviso con voi le emozioni del rientro da questa pazza avventura con The Gira in questo post, oggi voglio parlarvi più nel dettaglio del nostro itinerario e darvi qualche consiglio su come scegliere le vostre tappe se decideste di partire con il calessino di The Gira.
(*Scrivendo, mi sono accorta che il post sarebbe stato veramente troppo lungo e così ho deciso di dividerlo in due parti… il secondo uscirà nei prossimi giorni!)
Pronti? Si parte!!!
Il nostro tour, dopo un ritardo del volo di 4 ore e conseguente slittamento di tutti i nostri piani, è iniziato da Catania.
Siamo arrivate venerdì sera da Firenze, abbiamo ricaricato le pile con una bella dormita e sabato mattina, dopo una piccola lezione di scuola-guida, siamo partite con il nostro calessino alla volta di Messina, dove avremmo dovuto prendere il traghetto per Villa San Giovanni (Calabria) e, una volta lì, proseguire fino a Tropea.
Se non fosse che, a 20 km poco più dalla partenza, si allenta un bullone della frizione e si rompe il cambio. E le marce non entrano più. E noi ci fermiamo. In preda al panico. Sotto il sole siciliano di mezzogiorno.
E quindi niente, come nel Monopoli: “SALTA UN GIRO!”, abbiamo aspettato il carrattrezzi che voleva portare il nostro piccolo calessino al deposito fino al lunedì successivo (ovviamente, essendo sabato, meccanici e officine tutte chiuse… quando si dice la sfiga!)
Ma con qualche tocco di magia (che onestamente non riesco a spiegarvi a parole) e con l’aiuto di un signore gentilissimo riusciamo a sistemare il calessino e ripartiamo, con tre ore di ritardo sulla nostra tabella di marcia.
Arriviamo al traghetto a messina alle 19 passate e, rassegnate, capiamo che non saremmo mai potute arrivare fino a Tropea quella sera.
Decidiamo di fare tappa a Scilla, insieme a Francesco ( che trovate su Instagram come Futre1000) e Marco ( superblogger di Volopiuhotel.com) e di ripartire il giorno dopo all’alba per recuperare i km che non abbiamo percorso oggi.
Partiamo presto presto la mattina da Scilla, maciniamo km senza fermarci fino a Pizzo Calabro, dove facciamo riposare un po’ il calessino e riposiamo un po’ anche noi in compagnia degli altri ragazzi che stanno condividendo con noi questa avventura targata The Gira anche se con un itinerario diverso.
Avremmo voluto fermarci a Tropea, ma la tappa era già troppo lunga a causa del guasto di ieri e non potevamo permetterci di ritardare anche oggi.
Rimettiamo in moto e arriviamo fino a Diamante.
Piedi nel mare, per la prima volta quest’estate, foto, aperitivo con tramonto e con amici nuovi, che fino a qualche giorno prima non conoscevi ma che condividono con te più di quanto tu possa immaginare. Questa pausa ci serviva.
Ripartiamo col sorriso e arriviamo a Maratea con qualche spinta al calessino in salita che non ce la fa più e con la stanchezza che si fa sentire.
Ma ce l’abbiamo fatta!!!
La Calabria ha strade bellissime, immerse nella natura, ma non semplicissime da affrontare col calessino.
La tappa di oggi è un po’ più breve ma ci permette di vedere panorami stupendi.
Alla fine della giornata abbiamo attraversato il parco del Cilento, visto le rovine di Paestum, mangiato pasta col pesce sul mare in un ristorante bellissimo, fatto il bagno nel mare della Campania, attraversato il traffico del centro di Salerno uscendone vive, percorso tutta la Costiera Amalfitana, respirato l’aria magica di Amalfi, visto luccicare il mare nel golfo e mangiato una pizza buonissima a Sorrento. Tutto in un giorno solo!
Poche fermate sul nostro percorso, ci godiamo il panorama abbiamo pensato.
Ma mentre scattiamo foto al golfo di Sorrento, col profumo dei limoni appena comprati nell’aria, si avvicina a noi e al calessino incuriosito il signor Alfonso: parliamo, ridiamo, raccontiamo…
“Ragazze, ho un amico vicino Pompei che ha un agriturismo! Aspe’, ‘mo lo chiamo e gli dico che passate! Non potete non fermarvi a pranzo da lui!”
E che fai, gli dici di no?
Arriviamo a Pompei e pranziamo col signor Pasquale e con tutta la sua famiglia ( ma questa è un’altra storia che merita un post a parte! Lo pubblicherò nei prossimi giorni!)
Ripartiamo, con lo stomaco pienissimo e la convinzione di aver vissuto un’esperienza unica, che anche a raccontarla in pochi ci crederanno.
Ah, e ovviamente siamo IN RITARDO!
Via, attraversando campi di grano tra la Campania e la Puglia; all’orizzonte, pale eoliche e balle di fieno, sembra un quadro.
Lo sfondo perfetto per qualche scatto che ci ricorderà di questa bellissima pazzia!
Un tragitto rilassante, in cui abbiamo riso, cantato, parlato come se ci conoscessimo da sempre e invece erano solo 4 giorni…
E così arriviamo a San Severo.
Attraverso le tue parole ho vissuto di nuovo questa meravigliosa nostra avventura…Senza parole, bellissimo il tuo post tesoro!!! Aspetto il continuo 😛
Ci ho messo ore e ore per scriverlo ma ne è valsa la pena allora! <3
Dobbiamo organizzare il prossimo viaggio!